Il Genio è un personaggio molto potente: può manipolare le leggi della natura, rompere il quarto muro, maneggiare la realtà a suo piacimento, annullare la magia e conferire i propri poteri ad altre persone. I suoi poteri hanno solo tre limiti: non può uccidere, non può far innamorare e non può ridestare i morti. A parte queste tre limitazioni, egli è onnipotente. Inoltre, per sua stessa ammissione, non può usare i suoi poteri per concedere altri desideri al suo padrone.
Una volta divenuto libero, però, i suoi poteri vengono ridotti ad una frazione di quelli che erano: infatti, fallisce dal sollevare il palazzo di Agrabah come aveva fatto da Genio della lampada. Lui stesso spiega il fatto dicendo che da fenomenali poteri cosmici sono divenuti poteri semi-fenomenali, se non cosmici, e infatti Jafar, ancora schiavo della sua lampada, lo deride dicendo che lui è solo di serie B. Nel terzo film della saga, Aladdin e il re dei ladri, il Genio sembra recuperare la sua forza, in quanto torna ad alterare la realtà a suo piacimento nei modi più disparati e sorprendenti e non ha nessun problema con qualsiasi magia che tenti, oltre a sconfiggere i nemici con facilità.